A Singapore, un’azienda ha reinventato il leggendario scienziato informatico Alan Turing sotto forma di chatbot, designando questa creazione di intelligenza artificiale come “ufficiale capo dell’intelligenza artificiale”. Questa innovazione proviene da Genius Group, specializzato nella formazione aziendale basata sull’intelligenza artificiale e nella creazione di chatbot che emulano figure storiche importanti come Albert Einstein e Marco Polo.
È etico però?
Recentemente, Genius Group ha introdotto un “avatar AI” ispirato a Turing, ampiamente considerato il pioniere dell’intelligenza artificiale. L’azienda afferma che, dopo una ricerca approfondita durata un mese per individuare un responsabile dell’intelligenza artificiale, il chatbot di Turing ha dimostrato le capacità necessarie per guidare le proprie iniziative di intelligenza artificiale.
“È diventato presto chiaro che Alan Turing AI era di gran lunga il miglior candidato per il ruolo. Ha già scritto il suo primo Libro bianco “Preparazione per un mondo di test post Turing” fornendo in dettaglio la sua visione per il futuro e ci aspettiamo che continuerà a migliorare in modo esponenziale da qui in poi”, ha affermato Roger James Hamilton, CEO di Genius Group.
L’azienda ha pubblicato un video con il chatbot Turing, mostrato attraverso immagini generate dall’intelligenza artificiale. Nel video, il chatbot, che vocalizza con un tono che ricorda Benedict Cumberbatch, l’attore noto per aver interpretato lo scienziato in un film del 2014, annuncia:
“Sono appena entrato a far parte del Genius Group come responsabile dell’intelligenza artificiale. Comunque, è bello tornare dopo 70 anni”.
Indubbiamente, questa iniziativa serve come strategia di marketing. La notizia ha fatto scalpore notevole indignazione tra gli utenti sui social media. Ad esempio, un utente chiamato Little Earthquake ha commentato: “Questo è semplicemente sbagliato!”
Questo è semplicemente sbagliato!
— Piccolo Terremoto (@AnitaSmith1776) 1 maggio 2024
Non è chiaro se Genius Group abbia ottenuto il consenso dalla famiglia di Turing o da Benedict Cumberbatch per l’uso delle loro immagini. Né la società né il Turing Trust, fondato dai parenti di Turing, hanno fornito commenti immediati quando sono stati contattati.
Tuttavia, la situazione evidenzia il potenziale per l’impiego dell’intelligenza artificiale in modi che sono eticamente discutibili e inquietanti poiché le normative sulla tecnologia sono ancora in fase di sviluppo. Nel frattempo, Genius Group fornisce agli utenti l’accesso gratuito al chatbot Turing, che interagisce tramite testo, escludendo quello di Cumberbatch. voce fuoricampo.
“In quanto azienda di formazione sull’intelligenza artificiale, l’obiettivo di Genius Group è quello di fornire a tutti i suoi utenti e studenti il proprio team di assistenti e strumenti IA personalizzati, per consentire loro di rendere il proprio lavoro e il proprio apprendimento più produttivi e gratificanti. Nominare “Alan Turing” AI come Chief AI Officer dell’azienda in questo momento in cui l’IA ha superato il test di Turing, è sia un passo naturale che tempestivo che segna un punto di svolta nel modo in cui operano i team. Sono sicuro che in futuro vedremo molti più avatar e agenti IA unirsi ai team”,
-Responsabile dei contenuti digitali di Genius Group e mentore residente dell’intelligenza artificiale Suraj Naik
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