X potrebbe dover pagare multe fino al 6% del suo fatturato annuo globale totale a causa di violazioni ai sensi del Digital Services Act (DSA) dell’Unione Europea. Questa sanzione è progettata per far rispettare la conformità alle normative UE che garantiscono la trasparenza nella pubblicità, l’accessibilità dei dati per i ricercatori e l’uso corretto delle funzionalità di verifica come il “segno di spunta blu”.
Le spunte blu sono da tempo una questione controversa, soprattutto dopo che sono diventate una funzionalità a pagamento. Ora, l’UE afferma che X presumibilmente usa impropriamente la sua funzionalità di verifica “spunte blu”. Tradizionalmente, questa funzionalità viene utilizzata per autenticare account di interesse pubblico o personaggi noti. Tuttavia, X consente a chiunque di ottenere questo stato di verifica, indipendentemente dal suo stato o identità effettivi.
Come sappiamo che esisti?
— Elon Musk (@elonmusk) 12 luglio 2024
Sebbene Elon Musk non sembri ancora prendere sul serio le accuse, l’UE ha accusato X di aver creato confusione tra gli utenti, che potrebbero erroneamente credere che gli account verificati siano più affidabili o ufficiali di quanto non siano in realtà. Gli attori malintenzionati hanno sfruttato questo sistema per ingannare gli utenti, esacerbando il problema della disinformazione e della fiducia sulla piattaforma.
Trasparenza pubblicitaria
X è accusato di non aver rispettato gli standard richiesti per la trasparenza pubblicitaria previsti dalla DSA.
La DSA richiede alle piattaforme di mantenere un archivio affidabile e ricercabile di annunci pubblicitari. Questa trasparenza è fondamentale per gli utenti per capire chi c’è dietro gli annunci che vedono e per valutare l’autenticità e la credibilità del contenuto pubblicizzato.
Senza pratiche pubblicitarie trasparenti, gli utenti potrebbero essere esposti ad annunci pubblicitari fuorvianti o ingannevoli senza mezzi adeguati per verificarne la legittimità, minando la fiducia nella piattaforma.
Accesso ai dati per i ricercatori
X presumibilmente limita l’accesso ai propri dati ai ricercatori indipendenti, in violazione delle disposizioni del DSA.
Il DSA stabilisce che le grandi piattaforme online devono fornire accesso alle loro interfacce di programmazione delle applicazioni (API) per scopi di ricerca. Questo accesso è essenziale per i ricercatori per studiare e analizzare gli impatti sociali come la disinformazione e la sicurezza pubblica.
Le conclusioni della Commissione suggeriscono che le pratiche di X scoraggiano o ostacolano i ricercatori dall’accedere alla sua API, limitando così approfondimenti critici sull’influenza e sul comportamento della piattaforma.
Possibili conseguenze
Se le accuse sono fondate e si riscontra che X non rispetta il DSA:
- Sanzioni finanziarie: X potrebbe dover pagare multe fino al 6% del suo fatturato annuo globale totale. Sebbene non conosciamo ancora il fatturato di quest’anno, se utilizziamo le statistiche del 2022 (4,4 miliardi di $ di fatturato nel 2022), una multa del 6% ammonterebbe a 264 milioni di $.
- Sanzioni aggiuntive: La Commissione europea ha l’autorità di imporre sanzioni periodiche e una vigilanza rafforzata per garantire la conformità futura.
- Implicazioni per il settore: L’esito non avrà solo un impatto su X, ma creerà anche precedenti per il modo in cui altre grandi piattaforme saranno regolamentate nell’UE e potenzialmente influenzerà gli standard globali di governance digitale.
Tutte le immagini sono generate da Eray Eliacık/Bing