Se vi state preparando per la Biennale d’arte di Venezia di quest’anno, ho un consiglio imperdibile per voi: fate un salto alla chiesa di San Francesco della Vigna del XVI secolo a Venezia e date un’occhiata a “We are the Aliens”, una mostra immersiva creata dall’artista belga Arne Quinze e dal produttore musicale e rapper americano Swizz Beatz. Co-curata da Herve Mikaeloff e Reiner Opoku, questa mostra promette un mix di grandi sculture in vetro di Quinze da Studio Berengo sculture in ceramica di Atelier Vierkant e un paesaggio sonoro psichedelico che vi porterà direttamente in modalità relax. Fidatevi, mi sono addormentato per un bel pisolino dopo una maratona di Biennale durata 24 ore.
Il tema di fondo qui è piuttosto politico: l’umanità si sta allontanando dalla natura. Lo vedrai chiaramente quando scoprirai la storia della carriera di Arne Quinze, un figlio della natura il cui paradiso, il giardino di famiglia, è stato interrotto dal trasferimento della famiglia nella grande città, gettandolo nel tema principale del suo viaggio artistico. Guarda questo video per saperne di più:
Ora, il vero grattacapo? La parte in cui gli umani condividono le loro storie è alimentata dall’intelligenza artificiale. Prima ancora di entrare nel giardino immersivo di arte e suoni, incontrerai “SIX Testimonials_”, sei personaggi AI unici che confondono il confine tra biologia e tecnologia. Stanno chiacchierando di come l’intelligenza artificiale e la creatività umana mescolano le storie delle loro vite, facendoti riflettere due volte sul tuo posto in questo mondo pazzo di tecnologia.
La storia di ogni personaggio è come qualcosa uscito da un sogno strano, che ti fa riflettere intensamente sulle tue lotte e domande. Come si adatta tutto questo al nostro mondo digitale in rapida evoluzione? Queste “SEI Testimonianze_” ti fanno mettere in discussione cosa è reale e cosa non lo è, spingendoti a vedere come l’arte può cambiare il modo in cui vediamo le cose.
Arne ha un’idea folle: “su questo pianeta c’è una sola razza, e siamo noi, gli umani/gli alieni”. Quindi, gli alieni sono AI o lo siamo noi? Sono già qui, ovunque.
Swizz Beatz pensa che Venezia sia il posto perfetto per questo spettacolo: è una fucina di creatività, che scatena nuove idee e collaborazioni che possono rivoluzionare l’intero mondo dell’arte, della musica e della moda. Ciò che ha davvero lasciato senza parole Swizz Beatz è stato il modo in cui Arne ha mescolato tutto, creando un’atmosfera spirituale con l’arte, la musica e l’intera scena veneziana.
Questa mostra ti fa riflettere su tecnologia e natura. Con l’intelligenza artificiale che sta diventando una parte sempre più importante delle nostre vite, come possiamo mantenere la nostra connessione con la natura? L’arte può aiutarci ad andare d’accordo con le macchine, facendoci capire meglio?
“We are the Aliens” ci mostra un futuro in cui la creatività infrange tutte le regole, dove umani e macchine vivono insieme in pace. È un viaggio selvaggio verso l’ignoto, che ci fa porre grandi domande e rimanere aperti a nuove idee.
A Venezia, circondati da secoli di arte e storia, “We are the Aliens” ci ricorda che l’arte ha ancora il potere di unirci e farci riflettere. Quindi, che siate appassionati d’arte, nerd della tecnologia o semplicemente curiosi di sapere cosa riserva il futuro all’umanità, non perdetevi questa esperienza selvaggia alla Biennale. Mi ringrazierete più tardi.