Il “Progetto Jarvis” di Google, precedentemente ritenuto la risposta dell’azienda al Copilot di Microsoft, ha appena ricevuto una conferma accidentale quando è apparso brevemente nel Chrome Web Store.
Progetto JarvisPiace Il copilota di Microsoftmira a fungere da intelligenza artificiale in grado di aumentare la produttività e che può andare oltre i semplici comandi per completare attività basate sul web in più passaggi. Per mesi, ci sono stati indizi che Google stesse lavorando su un assistente AI avanzato e autonomo in grado di controllare le sessioni Chrome degli utenti, eseguire attività come fare acquisti e prenotare viaggi e condurre ricerche con un input minimo da parte dell’utente.
Questa rivelazione accidentale (ora rimosso) sul Chrome Web Store lo conferma Jarvis è davvero reale e probabilmente sta per essere rilasciato.
Cosa porta in tavola il Progetto Jarvis?
Similmente all’integrazione Copilot di Microsoft con Office, Jarvis è progettato per semplificare e automatizzare attività complesse che richiedono più passaggi. Secondo The Information, Jarvis sarà alimentato dal modello AI Gemini 2.0 di Google, che gli consentirà di gestire flussi di lavoro sequenziali e ragionamenti complessi.
Invece di limitarsi a fornire risposte, Jarvis è impostato per eseguire azioni in modo autonomo, controllando le schede di Chrome e interagendo con le interfacce del sito Web acquisendo e analizzando schermate. Questa tecnologia è più simile a un collega che può agire in modo indipendente piuttosto che a un semplice assistente.
Funzionalità che vanno oltre gli assistenti vocali
Jarvis non è il tipico assistente virtuale. Mentre Copilot è progettato per navigare in software come Word, Excel e Teams, Jarvis si estende all’esecuzione di operazioni complesse su siti Web. Pensatelo come un assistente digitale in grado di “vedere” una pagina web, interpretare elementi come moduli o pulsanti e prendere decisioni in base alla sua comprensione.
Può “fare clic” sui pulsanti, compilare campi dati e persino confrontare elementi su vari siti, attività che normalmente richiedono più passaggi da parte dell’utente. La navigazione basata su screenshot di Jarvis gli consente di funzionare su una vasta gamma di layout e moduli Web, anche quelli che variano ampiamente, sebbene questo metodo ne rallenti la velocità, richiedendo alcuni secondi per analizzare ogni passaggio.
Privacy in questione
Come nel caso di Copilot di Microsoft, che si integra profondamente negli ambienti Office, Jarvis solleva interrogativi sulla privacy e sulla sicurezza.
Il fatto che l’assistente faccia affidamento sugli screenshot per interpretare le pagine Web significa che potrebbe potenzialmente acquisire informazioni sensibili. L’impegno di Google nel testare Jarvis per la sicurezza e l’integrità dei dati sarà fondamentale per mantenere la fiducia degli utenti. Dato il livello di controllo che Jarvis potrebbe avere sui dispositivi degli utenti, sono essenziali solide misure di protezione per evitare accessi non autorizzati o violazioni.
Intelligenza artificiale e produttività diventano una cosa sola
Sia Project Jarvis di Google che Copilot di Microsoft fanno parte di una tendenza crescente verso agenti IA autonomi e focalizzati sulla produttività. Man mano che queste tecnologie maturano, promettono di rimodellare il modo in cui gli utenti gestiscono i flussi di lavoro digitali, riducendo potenzialmente l’input manuale nelle attività digitali comuni. Resta da vedere come Jarvis si confronterà direttamente con gli strumenti di produttività basati sull’intelligenza artificiale.
Mentre Jarvis si avvicina alla sua versione di anteprima ufficiale, lo strumento potrebbe fornire uno sguardo al futuro degli strumenti di intelligenza artificiale integrati, portando una potente automazione delle attività direttamente sui browser degli utenti.
Per ora, osserveremo da vicino come Google perfeziona il suo ultimo ingresso nella corsa all’intelligenza artificiale.
Crediti immagine: Emre Citak/Ideogramma AI