Molti lavoratori affermano di sentirsi in imbarazzo nell’usare l’intelligenza artificiale sul lavoro. IL ultime ricerche da Slack rivela un preoccupante plateau nell’adozione degli strumenti di intelligenza artificiale tra i lavoratori, con molti che si sentono ansiosi e imbarazzati nell’utilizzare queste tecnologie nei loro ruoli. Negli ultimi mesi è stato notato solo un modesto aumento, dal 32% al 33%, nell’utilizzo dell’intelligenza artificiale, nonostante il forte desiderio da parte dei dirigenti che i dipendenti si impegnino maggiormente con l’intelligenza artificiale.
Comprendere i sentimenti che circondano l’uso dell’intelligenza artificiale tra i lavoratori
Il Workforce Index di Slack, che ha intervistato oltre 17.000 “lavoratori d’ufficio” a livello globale, indica che quasi la metà dei lavoratori statunitensi esita ad ammettere di utilizzare strumenti di intelligenza artificiale, temendo di essere percepiti come pigri o addirittura imbroglioni. Questa ansia può essere attribuita alla mancanza di indicazioni chiare sull’uso appropriato, lasciando molti dipendenti incerti su come e quando integrare l’intelligenza artificiale nei loro flussi di lavoro. Inoltre, il 48% degli intervistati ha espresso disagio nel discutere del proprio utilizzo dell’IA con i manager, evidenziando lo stigma ancora legato a tali strumenti.
Al contrario, i lavoratori che si sentivano a proprio agio nel comunicare le loro attività legate all’intelligenza artificiale con il management hanno riferito una probabilità maggiore del 67% di utilizzare effettivamente l’intelligenza artificiale nel loro lavoro. Nel frattempo, il 76% dei partecipanti al sondaggio ha dichiarato di sentire il bisogno di migliorare le proprie capacità di intelligenza artificiale, riflettendo un ampio desiderio di conoscenza in un ambiente sempre più guidato dalla tecnologia. Tuttavia, due terzi dei lavoratori hanno dichiarato di aver dedicato meno di cinque ore alla formazione sull’intelligenza artificiale e quasi il 30% ha affermato di non aver ricevuto alcuna formazione.
Janzer ha sottolineato che ora spetta alle organizzazioni l’onere di abbassare queste barriere all’utilizzo, affermando: “Troppo peso è stato affidato ai lavoratori per capire come utilizzare l’intelligenza artificiale”. Incoraggiare un dialogo più aperto sull’integrazione dell’intelligenza artificiale e offrire una guida autentica può aiutare ad alleviare gran parte del disagio avvertito dai dipendenti. Ha aggiunto che “l’arrivo di agenti IA – con ruoli e linee guida chiaramente definiti – aiuterà anche l’adozione, alleviando l’ambiguità e l’ansia che molti lavoratori provano riguardo all’utilizzo dell’IA sul lavoro”.
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La disconnessione tra dirigenti e dipendenti riguardo all’applicazione dell’intelligenza artificiale
È interessante notare che il rapporto di Slack evidenzia una notevole disconnessione nelle aspettative tra i dirigenti e i loro team. Mentre le aziende desiderano che i dipendenti investano il loro tempo, liberato dall’intelligenza artificiale, nell’innovazione e nello sviluppo delle competenze, i dipendenti riferiscono che spesso reindirizzano questo tempo extra verso compiti banali e progetti esistenti, piuttosto che esplorare nuove strade.
“I lavoratori sono molto confusi riguardo a quando sia socialmente e professionalmente accettabile utilizzare l’intelligenza artificiale sul lavoro”, ha affermato Christina Janzer. Questa confusione può comportare implicazioni significative per la produttività e l’innovazione poiché le aziende cercano di rimanere competitive in un panorama sempre più digitale. Inoltre, Lento sottolinea che le aziende hanno espresso preoccupazione riguardo allo sfruttamento rapido della tecnologia, citando rischi come la sicurezza e l’accuratezza delle informazioni che possono ostacolare le iniziative di intelligenza artificiale.
Man mano che le organizzazioni si preparano a investire in strumenti di intelligenza artificiale, diventa essenziale per loro stabilire una comunicazione chiara sulle pratiche accettabili di utilizzo dell’intelligenza artificiale. Janzer insiste: “Entrambi i datori di lavoro e i dipendenti hanno un ruolo davvero importante da svolgere nell’accelerare l’adozione dell’intelligenza artificiale e nel contribuire a superare questo plateau che vediamo nei dati”. Creare un ambiente favorevole all’apprendimento e alla sperimentazione con gli strumenti di intelligenza artificiale potrebbe alleviare le paure dei dipendenti, portando in definitiva a un maggiore coinvolgimento con la tecnologia.
I risultati del sondaggio riflettono la necessità cruciale per le aziende di sviluppare e implementare programmi di formazione, stabilire linee guida chiare e incoraggiare la collaborazione tra management e dipendenti nell’affrontare le complessità dell’utilizzo dell’intelligenza artificiale. In questo modo, le organizzazioni hanno maggiori possibilità di superare gli ostacoli all’adozione e di promuovere una forza lavoro più autorizzata e desiderosa di esplorare il potenziale dell’intelligenza artificiale nelle loro attività quotidiane.