È emersa una causa legale collettiva contro Apple ClassAction.org problemi di crepitio irrisolti associati agli AirPods Pro. Presentata nel novembre 2024, la causa afferma che questi difetti audio violano le leggi sulla protezione dei consumatori della California e costituiscono pubblicità ingannevole.
Qual è la storia dietro la class action di Apple?
Il reclamo deriva dalle lamentele dei clienti iniziate subito dopo il lancio degli AirPods Pro originali nell’ottobre 2019. Gli utenti hanno segnalato problemi persistenti, tra cui crepitii, scoppiettii e suoni statici quando gli auricolari si muovevano o vibravano, in particolare durante attività fisiche come camminare o correre. In risposta, Apple ha tentato di porre rimedio alla situazione con aggiornamenti software e alla fine ha avviato un programma di riparazione per gli utenti AirPods Pro interessati nell’ottobre 2020. Sfortunatamente, molti clienti hanno riferito che anche le unità sostitutive presentavano problemi audio simili, suggerendo la necessità di un’azione legale.
La causa, intitolata “LaBella et al. contro Apple”, sostiene che i continui difetti audio contraddicono le affermazioni di marketing di Apple di “qualità del suono superiore” e “suono puro e incredibilmente chiaro”. I ricorrenti sostengono che avrebbero evitato di acquistare gli AirPods Pro o avrebbero pagato un prezzo inferiore se Apple avesse rivelato i problemi noti dei dispositivi. Come affermato nella causa, “Gli AirPods Pro Gen 1 non valevano quindi il prezzo premium che i consumatori pagavano per averli, poiché contenevano un difetto audio e non erano all’altezza della pubblicità di Apple”.
La documentazione di supporto di Apple riconosce che gli utenti potrebbero sentire crepitii o suoni statici in varie condizioni, inclusi ambienti rumorosi o durante l’attività fisica. Dopo aver riconosciuto la natura diffusa di questi reclami, Apple ha esteso il suo programma di riparazione agli AirPods Pro per tre anni oltre la vendita iniziale, evidenziando la propria consapevolezza del problema.
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La causa richiede al tribunale di certificare il caso come azione collettiva e chiede sollievo per i clienti interessati. I reclami includono violazioni della garanzia ai sensi delle leggi della California, Ohio, Texas e Pennsylvania, violazioni del Song-Beverly Consumer Warranty Act, del California Consumer Legal Remedies Act, della legge sulla concorrenza sleale della California e di diverse leggi sulla protezione dei consumatori. I querelanti chiedono il risarcimento dei danni per se stessi e per tutti i clienti AirPods Pro interessati, insieme agli interessi pre e post giudizio, nonché alle spese legali.
Mentre questa causa si svolge in tribunale, Apple si trova nella posizione di dover affrontare la persistente insoddisfazione nei confronti dei suoi auricolari wireless di punta, rimodellando potenzialmente il futuro delle sue relazioni con i clienti e le strategie di garanzia della qualità del prodotto. Poiché la reputazione dell’azienda dipende da quella famigerata miscela di qualità e innovazione, il modo in cui gestisce queste accuse potrebbe dare il tono al lancio di prodotti simili in futuro.
Credito immagine in primo piano: Omid Armin/Unsplash