Boeing ha annunciato ulteriori licenziamenti, che colpiranno quasi 400 dipendenti nello stato di Washington, aggiungendosi alle riduzioni in corso della forza lavoro dell’azienda. Questa decisione, parte di una più ampia strategia di riduzione della forza lavoro, fa seguito agli oltre 2.000 tagli di posti di lavoro precedentemente eseguiti nello stato quest’anno. I licenziamenti entreranno in vigore il 21 febbraio, con i dipendenti interessati dislocati in diversi stabilimenti Boeing, tra cui Bremerton, Everett e Renton.
Boeing annuncia licenziamenti che colpiranno quasi 400 dipendenti a Washington
Recentemente, la società ha emesso un avviso WARN riconoscendo questi tagli, che potrebbero colpire i dipendenti in vari ruoli all’interno del colosso aerospaziale. La Society of Professional Engineering Employees in Aerospace (SPEEA) ha confermato che il loro sindacato ha visto oltre 600 membri colpiti da questi licenziamenti. In particolare, le posizioni dei macchinisti rappresentate dal Distretto IAM 751 rimarranno inalterate nonostante i recenti scioperi che hanno avuto un impatto finanziario sull’azienda.
La decisione di Boeing di tagliare posti di lavoro deriva dalle continue sfide finanziarie e dallo sforzo di allineare i livelli di personale alle attuali esigenze operative. Il produttore aerospaziale ha affrontato i problemi di eccesso di personale mentre affrontava perdite finanziarie prolungate, aggravate da due tragici incidenti aerei legati al suo sistema di pilota automatico nel 2018. Inoltre, un recente incidente che ha coinvolto lo scoppio di un tappo della porta ha influito negativamente anche sulla situazione finanziaria dell’azienda.
La leadership dell’azienda ha dichiarato che questi licenziamenti sono essenziali poiché cercano di stabilizzare e razionalizzare le operazioni alla luce delle mutevoli condizioni del mercato. Boeing ha dichiarato che i dipendenti licenziati rimarranno sul libro paga per circa due mesi, ricevendo indennità di fine rapporto, servizi di transizione professionale e benefici di assicurazione sanitaria sovvenzionati per un massimo di tre mesi. Questo supporto strutturato mira ad assistere i dipendenti sfollati durante questa transizione.
Il piano di Boeing prevede riduzioni cumulative della forza lavoro pari a circa 17.000 posizioni nel tentativo di riprendersi da significativi ostacoli finanziari e normativi. Secondo i dati, le notifiche di licenziamento sono iniziate a novembre, con tagli anticipati che hanno interessato circa 3.500 posizioni a livello nazionale Il Seattle Times. Varie divisioni, tra cui commerciale, difesa e servizi globali, sperimenteranno l’impatto di questi aggiustamenti, ricoprendo ruoli da ingegneri ad analisti.
L’amministratore delegato della Boeing ha chiarito che il recente sciopero dei macchinisti, durato quasi due mesi, non ha direttamente accelerato i licenziamenti ma ha evidenziato i problemi esistenti di eccesso di personale. Nonostante le numerose sfide, Boeing aspira a riposizionarsi in mezzo a queste avversità, puntando a una direzione più mirata nelle sue priorità operative.
Credito immagine in primo piano: Boeing