Google di Alphabet, insieme a TPG Rise Climate e altri investitori, lo hanno fatto investito oltre 800 milioni di dollari nello sviluppatore di energia pulita Intersect Power per espandere la capacità del proprio data center in un contesto di crescente domanda guidata dalle tecnologie di intelligenza artificiale. Questo finanziamento significativo arriva mentre aziende come Google, Microsoft e Meta cercano di migliorare la propria infrastruttura nazionale per soddisfare le crescenti richieste di cloud e di elaborazione dei dati.
Google investe 800 milioni di dollari nello sviluppatore di energia pulita Intersect Power
La partnership mira a sviluppare parchi industriali con data center co-localizzati e impianti di energia rinnovabile. Collocando i data center vicino a fonti di energia pulita, Google intende alleviare la pressione sulla rete elettrica e ridurre al minimo i tempi di consegna dei progetti. La mossa affronta le sfide affrontate dai sistemi elettrici statunitensi per soddisfare le esigenze energetiche in rapido aumento di tecnologie come l’intelligenza artificiale generativa, che hanno iniziato a stressare le già vulnerabili infrastrutture del paese.
In qualità di cliente principale per la produzione di energia di Intersect Power, Google prevede di gestire nuovi data center alimentati direttamente da energia pulita. Questa strategia prevede la messa in linea di nuova capacità di generazione insieme al lancio di data center, migliorando così l’erogazione di energia e l’affidabilità della rete. Si prevede che la prima fase di questo progetto collaborativo inizierà le operazioni entro il 2026 e raggiungerà il pieno completamento entro il 2027.
L’ambiziosa iniziativa di Google da 20 miliardi di dollari
In collaborazione con TPG Rise Climate e Intersect Power, Google ha reso noto l’intenzione di investire 20 miliardi di dollari in energie rinnovabili e soluzioni di stoccaggio dell’energia entro il 2030. Questo approccio si concentra sulla co-ubicazione dei data center con infrastrutture solari, eoliche e di batterie. Poiché le principali aziende tecnologiche si trovano ad affrontare una crescente domanda di energia per le loro flotte di data center in crescita, l’approvvigionamento di energia pulita sufficiente è diventato una priorità assoluta.
Sia Google che Intersect Power riconoscono le sfide intrecciate legate all’incremento della produzione di energia e al raggiungimento di rigorosi obiettivi di riduzione delle emissioni di carbonio. Le complessità presentate dalle attuali reti di trasmissione statunitensi aggiungono urgenza mentre i principali attori lottano contro il tempo per costruire vaste strutture di data center.
Intersect Power ha iniziato a finanziare il suo primo progetto nell’ambito di questa partnership, il cui lancio è previsto in un sito sconosciuto entro i tempi specificati. La società ha recentemente riferito di aver raccolto oltre 800 milioni di dollari nel suo round di investimenti azionari, guidato da TPG Rise Climate, con il contributo di Google e di altri investitori esistenti.
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Affrontare il consumo energetico e gli obiettivi ambientali
La strategia ruota attorno alla creazione di parchi industriali alimentati da energia rinnovabile pur rimanendo collegati alla rete. “Stiamo valutando l’ubicazione accanto alla produzione di energia e la creazione di questi parchi industriali, ancora collegati alla rete presso la sottostazione o il punto di interconnessione, ma rimuovendo i colli di bottiglia per portare la generazione online e anche i carichi online”, Amanda Peterson Corio, responsabile globale di Google dell’energia dei data center, raccontata Media delle Canarie. “Laddove possiamo implementare questa strategia, riteniamo che sia un ottimo modo per ridurre lo stress della rete e rendere il nuovo carico il più pulito possibile. “
Intersect Power ha fatto passi da gigante verso questo obiettivo, gestendo 2,2 gigawatt di progetti solari e 2,4 gigawattora di iniziative relative alle batterie in California e Texas. L’azienda prevede espansioni più ampie che potrebbero soddisfare fino all’80% del fabbisogno energetico di un sito direttamente da fonti rinnovabili, facendo affidamento in minima parte sulla rete per l’energia.
Rimangono sfide, in particolare nel convincere i clienti a sviluppare nuove strutture in regioni ricche di risorse rinnovabili. Nuovi dati della società di consulenza Grid Strategies evidenzia l’impennata della domanda di elettricità prevista dai data center, prevedendo un aumento da 23 gigawatt nel 2022 a quasi 128 gigawatt entro dicembre 2024. Questa rapida crescita pone rischi significativi agli sforzi nazionali di decarbonizzazione, rendendo necessario un attento equilibrio tra l’espansione della capacità energetica e raggiungimento degli obiettivi climatici.
Sierra Club rapporto esorta le aziende tecnologiche a concentrarsi sull’energia pulita e sull’approvvigionamento energetico intelligente. Sottolinea l’importanza di localizzare strutture in regioni con una solida disponibilità di energia rinnovabile per evitare compromessi sugli obiettivi di decarbonizzazione. Google, da parte sua, resta impegnata a utilizzare energia priva di emissioni di carbonio 24 ore su 24 nei suoi data center entro il 2030, anche se la sua crescente richiesta di energia ha comportato un aumento delle emissioni, pari al 13% in più nel 2023 rispetto all’anno precedente.
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