Apple ha accettato di pagare 95 milioni di dollari per risolvere una causa collettiva secondo cui il suo assistente virtuale Siri avrebbe intercettato gli utenti a loro insaputa. L’accordo preliminare è stato depositato il 13 dicembre 2024 a Oakland, in California, ed è in attesa dell’approvazione da parte di un giudice distrettuale statunitense.
Apple pagherà 95 milioni di dollari per risolvere la causa relativa alle intercettazioni di Siri
La causa, avviata dallo studio legale Wood nell’agosto 2019, sostiene che Apple ha violato la privacy degli utenti catturando e condividendo conversazioni di Siri quando l’assistente vocale è stato attivato accidentalmente. Queste accuse sono riemerse dopo un rapporto di Il Guardiano ha rivelato che Apple ha impiegato appaltatori per ascoltare registrazioni di conversazioni private, comprese discussioni su appuntamenti medici, incontri sessuali e affari di droga.
Apple potrebbe doverti $ 20 per dispositivo: ecco perché
Secondo la causa, nonostante Apple abbia affermato che le registrazioni di Siri potevano essere riviste, non è stato rivelato che si sia verificata la supervisione umana dell’assistente vocale. I ricorrenti hanno inoltre sostenuto che Apple non ha informato gli utenti che le loro conversazioni private venivano registrate senza consenso. In un caso, i querelanti hanno notato annunci mirati per scarpe Air Jordan e trattamenti medici dopo aver discusso di questi argomenti mentre utilizzavano Siri.
Idoneità e processo di reclamo
Gli individui che hanno posseduto un dispositivo abilitato Apple Siri tra il 17 settembre 2014 e il 31 dicembre 2024 possono avere diritto a richiedere una quota della transazione, a condizione che abbiano sede negli Stati Uniti. Per qualificarsi, i ricorrenti devono attestare sotto giuramento di aver sperimentato Siri si è attivato involontariamente e ha registrato conversazioni private.
Una data per la decisione sulla transazione è stata proposta per il 14 febbraio 2025. Un sito Web per i reclami verrà lanciato entro 45 giorni dall’approvazione e gli utenti avranno tempo fino al 15 maggio 2025 per presentare i propri reclami.
Dettagli della transazione e spese legali
Gli utenti Siri idonei possono ricevere un pagamento di 20 dollari per dispositivo, con richieste consentite per un massimo di cinque dispositivi per un totale potenziale di 100 dollari. Tuttavia, l’importo finale può variare in base al numero totale dei sinistri e alle spese legali detratte dal fondo di liquidazione. Gli avvocati coinvolti nel caso potrebbero ricevere fino al 30% della transazione, lasciando circa 30 milioni di dollari per le spese legali.
L’importo della transazione riflette una piccola frazione della situazione finanziaria di Apple, che ha registrato profitti per 93,74 miliardi di dollari nell’ultimo anno fiscale e un profitto totale stimato superiore a 700 miliardi di dollari dal 2014.
Sebbene Apple abbia negato qualsiasi addebito in merito alle accuse e insista sul fatto che tutti i dati raccolti da Siri siano resi anonimi e non collegati a utenti specifici, l’accordo ha lo scopo di mitigare il rischio di costose controversie. I rapporti suggeriscono che Apple avrebbe potuto subire danni per 1,5 miliardi di dollari se il caso fosse andato in tribunale.
Sono in corso azioni legali simili contro Google riguardo alle pratiche del suo assistente vocale, evidenziando le continue preoccupazioni relative alla privacy e alla raccolta dei dati nelle tecnologie ad attivazione vocale.
Chi è preoccupato per la privacy può disabilitare Siri andando su Impostazioni sui dispositivi iOS e navigando su Siri e Cerca, disattivando le opzioni appropriate. Gli utenti possono anche limitare l’accesso al microfono ad applicazioni specifiche nelle impostazioni del proprio dispositivo (Impostazioni > Siri > Parla con Siri > Disattivato).
Credito immagine in primo piano: Giorgio Trovato/Unsplash