L’Australia ha vietato la startup cinese dell’intelligence artificiale Deepseek da tutti i dispositivi governativi a causa di problemi di sicurezza, come annunciato dal governo martedì. Il Segretario del Dipartimento degli Affari interni ha emesso una direttiva obbligatoria per tutti gli enti governativi per “prevenire l’uso o l’installazione di prodotti, applicazioni e servizi Web DeepSeek” e per rimuovere eventuali casi esistenti dai sistemi del governo australiano.
Perché l’Australia e le altre nazioni stanno reprimendo l’IA Deepseek?
Il ministro degli affari interni Tony Burke ha sottolineato che DeepSeek ha comportato un “rischio inaccettabile” per la tecnologia del governo, affermando che il divieto mira a proteggere la sicurezza nazionale e l’interesse nazionale dell’Australia. Questa azione non si applica ai dispositivi di cittadini privati.
Il divieto segue una significativa reazione globale dopo che DeepSeek ha lanciato un chatbot che corrispondeva alle prestazioni dei rivali statunitensi ma a una frazione del costo, che successivamente ha portato a un tuffo in titoli tecnologici in tutto il mondo. Questa reazione ha sollevato preoccupazioni sugli investimenti in chipmaker e data center in Occidente. La decisione dell’Australia arriva dopo che i divieti simili sono stati implementati in Italia e Taiwan, con ulteriori indagini su DeepSeek che si sono verificate in vari paesi in Europa e in Asia.
La prima pietra: l’Italia blocca DeepSeek rispetto alle preoccupazioni sulla privacy dei dati
Il governo del primo ministro Anthony Albanese aveva precedentemente vietato l’app cinese di social media Tiktok da dispositivi governativi due anni fa su simili preoccupazioni di sicurezza. Al lancio di gennaio, DeepSeek è diventato rapidamente l’app gratuita più scaricata nel Regno Unito e negli Stati Uniti, portando a commenti dell’ex presidente Donald Trump, che lo ha definito un “sveglia” per gli Stati Uniti, suggerendo che potrebbe ridurre i costi di intelligenza artificiale.
Nonostante l’interesse iniziale per DeepSeek, il successivo controllo ha portato a una maggiore cautela riguardo ai suoi dati e alle politiche sulla privacy. Un ministro delle scienze australiano ha osservato la necessità di un’attenta considerazione di DeepSeek a causa di potenziali problemi di privacy dei dati. Il chatbot è stato rimosso dagli app store in Italia dopo che la sua politica sulla privacy è stata messa in discussione, facendo eco alle precedenti azioni intraprese contro Chatgpt per le preoccupazioni sulla privacy.
Gli organi di regolamentazione in Corea del Sud, Irlanda e Francia hanno avviato indagini sulla gestione dei dati degli utenti di DeepSeek, in particolare per quanto riguarda i dati archiviati sui server in Cina. L’amministrazione statunitense ha affermato che sta valutando le implicazioni di sicurezza di DeepSeek e i rapporti suggeriscono che la Marina degli Stati Uniti ha proibito ai suoi membri di utilizzare l’applicazione, sebbene ciò non sia stato ancora confermato.
DeepSeek, come altri strumenti di intelligenza artificiale, analizza gli utenti chiede di migliorare i propri prodotti, spingendo gli avvisi di esperti di sicurezza sui rischi associati all’immissione di informazioni sensibili in tali piattaforme. La società ha affrontato accuse di leva ingiustamente la tecnologia statunitense, con Openai allevare Le preoccupazioni che i rivali, compresi quelli in Cina, stanno sfruttando il suo lavoro per rapidi progressi.
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