L’era del silicio di Apple ha apportato cambiamenti significativi alla linea di prodotti MAC, in particolare per il Mac Pro, che ha visto il suo mercato di riferimento ridursi ulteriormente con il lancio del chip Ultra M3 per lo studio MAC.
L’evoluzione impegnativa di Mac Pro
Il nome Mac Pro, risalente al 2006, è emerso quando il Power Mac G5 è stato trasferito a un processore Intel. Nel 2013, Apple ha introdotto un design cilindrico più piccolo per il Mac Pro, che è stato ben considerato per la sua estetica ma ha criticato per la sua limitata aggiornamento. Apple è tornato a un design più tradizionale per la torre desktop nel 2019, migliorando l’appello e la potenza del Mac Pro, specialmente se abbinata al display Apple Pro da 32 pollici XDR.
Il passaggio a Apple Silicon è iniziata nel 2020, segnando uno spostamento nelle dinamiche delle prestazioni della gamma Mac, in particolare con l’introduzione di chip M1, M1 Pro e M1 Max, che hanno migliorato significativamente le prestazioni per dispositivi come MacBook Air e IMAC. Lo studio MAC è stato successivamente lanciato nel 2022, con M1 Ultra Chip, che ha combinato due chip M1 Max e ha effettivamente messo in ombra l’intel Mac Pro.
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Paesaggio attuale con M2 Ultra e M3 Ultra
Il nuovo Mac Pro, presentato nel 2023, funziona sul M2 Ultra Chip, rispecchiando le specifiche di prestazione del Mac Studio di seconda generazione, che ora presenta il chip M3 Ultra. Questo allineamento ha lasciato il Mac Pro con vantaggi limitati, principalmente i suoi slot di espansione PCIe, che, offrendo pur offrendo flessibilità a determinate carte, non consentono aggiornamenti GPU.
Il chip Ultra M3 vanta fino a una CPU a 32 core e 80 core GPU, offrendo prestazioni CPU fino a 1,5 volte più veloci e fino al doppio delle prestazioni GPU del chip Ultra M2 presente nel Mac Pro. Consente configurazioni con un massimo di 512 GB di RAM, rispetto al massimo di 192 GB di Mac Pro. Questa discrepanza sottolinea il sostanziale divario di prestazioni tra le due macchine.
Il Mac Studio può operare fino a 8 display, inclusi 4 display 8K, mentre il Mac Pro può gestire una configurazione più bassa, diminuendo ulteriormente la sua attrattiva per i potenziali clienti.
Nonostante queste sfide, gli appassionati di Mac Pro impegnano la speranza per il futuro. Apple potrebbe scegliere di preservare un chip Ultra M4 esclusivamente per il Mac Pro, permettendogli potenzialmente di riguadagnare il suo status di Mac più potente. Tuttavia, la recente strategia di Apple indica che non tutte le generazioni di chip possono ricevere una designazione ultra, aggiungendo incertezza al futuro del Mac Pro.
M3 Ultra Chip presenta tecnologie migliorate, come Thunderbolt 5, che offre opzioni di connettività significativamente più veloci e vanta un’architettura di memoria unificata che supporta operazioni più ad alta larghezza di banda ad alta banda, migliorando ulteriormente la sua idoneità a flussi di lavoro professionali. Apple afferma che M3 Ultra offre prestazioni e efficienza AI senza pari, rendendolo una scelta ideale per i professionisti creativi.
Credito immagine in primo piano: Nana Dua/Unsplash