La funzione di ricerca di CHATGPT di Openai, che consente al chatbot di accedere a informazioni sul Web aggiornate, sta rapidamente guadagnando trazione in Europa. Secondo un rapporto di Openi Ireland Limited, Chatgpt Search mediato 41,3 milioni di “destinatari” attivi mensili nei sei mesi chiusi al 31 marzo 2025, rispetto a 11,2 milioni Nel precedente periodo di sei mesi terminando il 31 ottobre 2024.
Il Digital Services Act (DSA) dell’UE richiede a Openi di pubblicare questi dati, definendo i destinatari attivi mensili come persone che si impegnano con il servizio almeno una volta entro un determinato periodo di tempo. Questa crescita mette la ricerca di Chatgpt sulla buona strada per essere potenzialmente classificata come una piattaforma online “molto grande”, sottoponendola a regolamenti più severi ai sensi del DSA.
Se la ricerca di CHATGPT continua la sua attuale tendenza alla crescita, potrebbe presto essere necessario consentire agli utenti di rinunciare ai sistemi di raccomandazione e alla profilazione, condividere i dati con ricercatori e autorità e sottoporsi a revisione esterna. La non conformità con le regole del DSA potrebbe comportare multe fino al 6% del fatturato globale di Openi, con ripetuti reati potenzialmente che portano a una sospensione temporanea nell’UE.
La ricerca di Chatgpt si è fatta strada contro motori di ricerca consolidati come Google dal suo debutto dell’anno scorso. Un sondaggio di settembre ha rilevato che l’8% degli intervistati preferiva CHATGPT su Google come motore di ricerca principale. Tuttavia, Google rimane lo strumento di ricerca online dominante, gestendo circa 373 volte più ricerche di CHATGPT.
Per favore, smettila di dire “per favore” a chatgpt
I ricercatori hanno sollevato preoccupazioni sull’affidabilità della ricerca CHATGPT e di altri motori di ricerca basati sull’intelligenza artificiale. Gli studi hanno dimostrato che CHATGPT ha identificato erroneamente il 67% degli articoli perquisiti e ha lottato con precisione quando si gestiscono i contenuti di notizie, compresi i contenuti degli editori con cui OpenAI ha accordi di licenza.