L’amministrazione statale cinese per la regolamentazione del mercato (SAMR) ha annunciato lunedì che un’indagine preliminare ha scoperto che Nvidia ha violato la legge anti-monopolio del paese. La sonda è focalizzata sull’acquisizione del 2020 di NVIDIA della società di soluzioni di networking Mellanox e sulle condizioni collegate a tale accordo. Le azioni di Nvidia sono diminuite di circa il 2% nelle negoziazioni di pre -marketing a seguito della notizia.
Dettagli dell’indagine
SAMR ha iniziato le sue indagini su NVIDIA alla fine dell’anno scorso, esaminando la conformità della società con le condizioni imposte quando le autorità cinesi hanno approvato l’acquisizione di Mellanox nel 2020. Mentre il regolatore non ha specificato la natura esatta delle violazioni, ha dichiarato che le sue scoperte preliminari mostrano che Nvidia ha violato le regole anti-monopoli relative all’accordo. Un’indagine completa procederà ora. Nvidia non ha risposto immediatamente alle richieste di commenti da più notizie.
L’indagine arriva tra le crescenti tensioni tecnologiche US-Cina
L’annuncio coincide con le discussioni commerciali in corso tra funzionari statunitensi e cinesi a Madrid e si aggiunge alla crescente attrito nel settore tecnologico. Sabato, la Cina ha avviato due indagini separate per i semiconduttori mirano alle pratiche statunitensi: una sonda antidumping in determinati chip importati e una revisione antidiscriminazione delle restrizioni statunitensi sull’accesso della Cina alla tecnologia avanzata. Nvidia è stato direttamente influenzato da queste tensioni. All’inizio di quest’anno, è Chip H20che è stato specificamente progettato per rispettare i controlli delle esportazioni statunitensi, è stato bloccato dall’essere spedito in Cina. Il CEO Jensen Huang ha sostenuto pubblicamente le società statunitensi per poter vendere in Cina, avvertendo che le restrizioni potrebbero cedere un mercato che prevedeva valere $ 50 miliardi a aziende nazionali come Huawei. Il mese scorso, gli sforzi di lobbying di Huang hanno portato a un accordo con Washington che consente a Nvidia di riprendere alcune vendite di chip in Cina. Come parte dell’accordo, Nvidia deve fornire il 15% delle entrate da queste vendite al governo degli Stati Uniti. Sono in corso negoziati per quanto riguarda la potenziale esportazione di chip più avanzati al mercato cinese.