Lo ha annunciato lunedì il Pentagono tramite comunicato stampa l’aggiunta di sistemi di intelligenza artificiale di frontiera basati sulla famiglia di modelli Grok al suo arsenale di intelligenza artificiale, integrati nella piattaforma GenAI.mil, per migliorare l’efficienza delle operazioni. La piattaforma GenAI.mil lanciato all’inizio di questo mese e incorpora Gemini for Government di Google, come spiegato in precedenza comunicato stampa. Questa piattaforma funge da set completo di strumenti di intelligenza artificiale per il personale del Pentagono impegnato in vari compiti che richiedono capacità computazionali avanzate. Pete Hegseth, identificato come Segretario alla Guerra degli Stati Uniti, ha rilasciato una dichiarazione nel comunicato: “Gli strumenti di intelligenza artificiale offrono infinite opportunità per aumentare l’efficienza e siamo entusiasti di assistere al futuro impatto positivo dell’intelligenza artificiale in tutto il Dipartimento di Guerra”. La citazione sottolinea il ruolo dell’intelligenza artificiale nella razionalizzazione operativa all’interno del dipartimento. L’implementazione di nuovi prodotti di intelligenza artificiale da parte di una società di proprietà di Elon Musk avverrà all’inizio del 2026. Questi prodotti consentono la gestione sicura delle informazioni non classificate controllate (CUI) all’interno dei flussi di lavoro quotidiani. Forniscono inoltre l’accesso a approfondimenti globali in tempo reale dalla piattaforma X. Questo accesso offre un vantaggio informativo decisivo al personale del Dipartimento di Guerra fornendo flussi di dati attuali direttamente nei loro processi. L’incorporazione di modelli derivati da Grok costituisce una seconda serie di modelli di intelligenza artificiale disponibili sulla piattaforma di intelligenza artificiale su misura del Pentagono. Questi modelli si applicano specificamente ai compiti ad alta intensità di intelligenza artificiale svolti dal personale del dipartimento, ampliando la gamma di strumenti oltre le offerte iniziali. Un ordine esecutivo emesso ad aprile dall’amministrazione Trump ha diretto revisioni volte a migliorare l’efficienza del Pentagono. L’ordinanza specificava obiettivi come l’eliminazione o la revisione di regolamenti supplementari non necessari o altre linee guida interne. Questa iniziativa ha mirato agli oneri amministrativi per favorire un ambiente operativo più snello. Esistono precedenti di collaborazione tra aziende tecnologiche e difesa a livello politico. Durante l’era Biden, l’ex CEO di Google Eric Schmidt ha partecipato allo sforzo di aumentare in modo significativo la spesa relativa all’intelligenza artificiale per i programmi di difesa e sicurezza nel governo federale. La senatrice Elizabeth Warren ha identificato questo coinvolgimento come un potenziale conflitto di interessi, citando la precedente leadership di Schmidt presso Google. Aziende tra cui xAI e Google continuano gli sforzi per allineare le proprie tecnologie alle esigenze del settore della difesa. Questi obiettivi implicano lo sviluppo e la fornitura di soluzioni di intelligenza artificiale su misura per applicazioni militari e di sicurezza, basandosi su modelli consolidati di partnership tra innovatori del settore privato ed enti governativi responsabili della difesa nazionale.





